Un NO(Hayir) per dire sì alla democrazia partecipativa
Il 16 aprile in Turchia si andrà a votare per approvare oppure rifiutare un importante pacchetto di modifica costituzionale. Nel testo di questo si leggono 18 punti che, in buona sostanza, hanno l’obiettivo di dare più potere al Presidente della Repubblica e di rendere partitico e politico il sistema giuridico.
Come si sa, la volontà politica che governa il Paese da più di quindici anni non si vanta di essere molto rispettosa nei confronti dei giornalisti, accademici universitari, avvocati, giudici e politici dell’opposizione. Questo non solo nella politica nazionale ma anche in quella internazionale con una pagella piena di errori che hanno causato numerosi risultati negativi prima di tutto per i popoli del Medio Oriente e per quelli del Mediterraneo.
Dunque noi, le persone che firmano questo appello, vorremmo comunicare la nostra estrema preoccupazione per il futuro della Turchia e di tutta l’area geografica in cui si trova. Secondo noi, un paese così vicino all’italia non dovrebbe cadere nel rischio di rinunciare alla cultura della democrazia partecipata e preferire quello dell’unico uomo che decide tutto da solo.
Sarà possibile, per i cittadini e le cittadine della Repubblica di Turchia, votare per questo referendum il 7-8-9 Aprile presso le rappresentanze diplomatiche di Milano e Roma. Quindi invitiamo tutte le persone che hanno il diritto al voto di votare “No” (Hayir).
I primi firmatari:
Serdar Degirmencioglu - Professore universitario, uno dei firmatari dell'appello per la pace (Macerata)
Francesca Chiavacci - Presidente nazionale Arci
Murat Erol - Educatore (Torino)
Deniz Ozdogan - Attrice (Genova)
Daniele Viotti - Parlamentare europeo (Bruxelles)
Ugo Mattei - Professore Ordinario Università di Torino
Gul Ince - Ricercatrice universitaria (Vercelli)
Lale Gursel - Interprete/traduttrice (Torino)
Ilda Curti - Ex assessore Comune di Torino
Barbara Spinelli - Avvocata (Bologna)
Murat Onol - Artista (Firenze)
Xerip Siyabend - Mediatore interculturale (Cagliari)
Marco Grimaldi - Consigliere regionale Sinistra Italiana (Torino)
Murat Cinar - Giornalista (Torino)
Andrea Polacchi - Presidente Arci Torino
Enzo Cucco Tosco - Presidente della Associazione LAMBDA (Torino)
Mubin Dunen - Musicista (Cagliari)
Ozgur Yalcin - Musicista (Forlì)
Rosita Di Perri - Ricercatrice Università di Torino
Paolo Hutter - Giornalista ambientalista (Torino)
Karim Metref - Educatore e mediativista (Torino)
Asli Kayabal - Giornalista (Milano)
Serena Tarabini - Media attivista-Dinamo press-Milano in movimento
Marco Cesario - Giornalista/scrittore (Parigi)
Roberto Mastroianni - Ricercatore universitario (Torino)
Marco Santopadre - Giornalista (Roma)
Chiara Cruciati - Giornalista (Beit Sahour)
Carlo Cerrato - Giornalista (Torino)
Maurizio Acerbo - Segretario nazionale Rifondazione Comunista
Paola Settimini - Editore (La Spezia)
Nando Grassi - Professore in pensione di matematica e fisica (Palermo)
Ozgur Gundogan - Docente universitario University of Portsmouth (Gran Bretagna)
Maso Notarianni - Giornalista (Milano)
Silvia Berruto - Giornalista e photoreporter freelance (Aosta)
Fabrizio Marchi - Giornalista (Roma)
Stefano Galieni - Responsabile Nazionale Immigrazione e Pace Prc S-E
Anna Raffaella Belpiede - Sociologa (Torino)
Giuseppe Acconcia - giornalista/ricercatore Università Bocconi (Milano)
Antonella De Biasi - Giornalista (Roma)
Kumru Toktamis - Dottorando (Pratt Institute, Brooklyn - New York)
Flora Cappelluti - Giornalista/traduttrice (Milano)
Umberto Di Giovanni - Avvocato (Siracusa)
Paolo Domeniconi - Lavoratore autonomo (Spilamberto)
Gökmen Şahin - Cantante lirico (Bologna)
Alessandra Baldi - Avvocata (Bari)
Dario Lo Scalzo - Giornalista (Roma)
Alessandro Cafiso - Insegnante (Bologna)
Semir Garshasbi - Presidente dell'Associazione Culturale Italia-Iran (Torino)
Marida Leuzzi - Bancaria (Bari)
Rossana Ruscelli - Convochiamociperbari (Bari)
Francesco Sciacovelli - Convochiamociperbari (Bari)
Elisa Quarello - Compositrice (Berlino)
Erminia Sabrina Rizzi - Operatrice (Bari)
Pierpaolo Limongelli - Artista visuale (Bari)
Gabriele Moroni - Presidente ARCI Valle Susa-Collegno (Torino)
Luigi D'Alife - Documentarista (Torino)
Marta Minen Gölel - Insegnante (Trieste)
Giampaolo Campus - Insegnante/musicista (Cagliari)
Ezio Bertok - Controsservatorio Valsusa
Raffaele Taddeo - Presidente Centro Culturale Multietnico La Tenda (Milano)
Letizia Del Bubba - Impiegata pubblica (Livorno)
Marco Anselmi - Antropologo e Blogger Freelance (Torino)
Vojislav Stojanovic - Mediatore Europeo Collegno (Torimo)
Goncalves Nelita - Lavoratrice autonoma (Torino)
Margot Canto - Ingegnere (Torino)
Francesco Ciafaloni - Ricercatore (Torino)
Laura Noce - Membro della Associazione nazionale per la pace (Rivoli)
Ezio Romanelli - Membro della Associazione nazionale per la pace (Rivoli)
Maria Immacolata Macioti - Sociologa (Roma)
Maria Pia Simonetti - Giornalista (Aosta)
Maria Calabrese - Insegnante (Ferrara)
Mariangela Marcella Denegri - Vecchia antifascista militante/parte civile nei processi per la strage di Cefalonia (Milano)
Ariella Calliano - Educatrice asilo nido (Buttigliera Alta)
Antonella Fachin – Giurista d’impresa (Milano)
Daniele Barbieri - Giornalista (Imola)
Fausto Greco - Educatore (Torino)
Angela Maria Rigoli - Medico (Padova)
Francesco Carluccio - Compositore e docente di composizione (Bologna)
Giuseppe Natale - ANPI Crescenzago (Milano)
Marcella Pepe - Insegnante di Lettere in pensione (Torino)
Alpay Gölel - Ingegnere (Trieste)
Egle Piccinini - Pensionata - (Asti)
Maria Cereti - Maestra (Ravenna)
Luigi Ciotta - Attore (Torino)
Daniela Campiotti - Ex insegnante in pensione (Milano)
Sofia Verza - Ricercatrice (Trento)
Giacomo Olivero - Professore liceo classico (Bra)
Primarosa Pia - Operatrice culturale (Tortona)
Renzo Laporta - Educatore (Punta Marina Terme di Ravenna)
Maria Carla Mancinelli - Impiegata (Roma)
Sergio R. Fogagnolo - pensionato (Milano)
Giuseppe Aramu - Insegnante scuola media (Torino)
Roberto Brandinu - Disegnatore Progettista di carrozzeria (Torino)
Ernesto Leone - Pittore (Lecce)
Domenico Stimolo - Pensionato (Catania)
Andrea Maioli - Studente di scienze internazionali (Torino)
Tina Comba - Membro della Associazione nazionale per la pace, gruppo territoriale di Rivoli (Torino)
Per aderire scrivere all'indirizzo: referendumturchia@gmail.com specificando: nome + cognome + titolo + città
Cosa propone il referendum in arrivo?
- Il Presidente della Repubblica da solo potrà nominare e revocare i Ministri oppure sopprimere un Ministero, quindi a guidare il paese potrà essere un gruppo parlamentare che non avrà preso la maggior parte dei consensi e scomparirà anche il concetto della “fiducia parlamentare”. Inoltre non esisterà più l’interpellanza parlamentare. Dato che i ministri saranno nominati dal Presidente della Repubblica che potrà anche essere il leader di un partito politico parlamentare, le elezioni anticipate potranno avvenire difficilmente secondo la volontà e la valutazione di questo.
- Il Presidente della Repubblica potrà appartenere ad un partito politico quindi sarà difficilmente una figura super partes. Infatti i cambiamenti costituzionali gli daranno anche il diritto di abolire il Parlamento e di ripetere le elezioni.
- Il Presidente della Repubblica potrà presentare ed emanare i decreti di legge senza chiedere il parere del Parlamento.
- Il Presidente della Repubblica avrà il comando supremo delle forze militari del Paese
- Il Presidente della Repubblica potrà decidere di dichiarare lo stato d’emergenza senza chiedere il parere del governo oppure del parlamento e senza limiti per la proroga dello stato di emergenza.
- Il Presidente della Repubblica potrà nominare e licenziare gli amministratori e i dirigenti di diversi enti pubblici, quindi avrà un potere decisionale notevole dal mondo dell’istruzione al mondo artistico, dall’economia ai media e dalla sicurezza nazionale alla previdenza sociale.
- Consiglio Superiore dei Giudici e dei Pubblici Ministeri(HSYK-HSK) sarà presieduto dal Ministro della Giustizia ed un suo membro apparterrà allo stesso Ministero, tre altri membri saranno nominati dal Presidente della Repubblica e gli altri membri dalla maggioranza del Parlamento.
- Il bilancio sarà preparato e presentato al Parlamento da parte del Presidente della Repubblica, che potrà porre il veto sulla sua approvazione.
- Nel caso in cui il Presidente della Repubblica fosse sotto indagine, l’unico luogo in cui dovrà presentarsi, dopo una lunga e difficile fase di votazione parlamentare, sarà la Corte Costituzionale ossia l’ente che per la maggior parte avrà dei membri nominati dallo stesso Presidente della Repubblica.
Il 16 aprile in Turchia si andrà a votare per approvare oppure rifiutare un importante pacchetto di modifica costituzionale. Nel testo di questo si leggono 18 punti che, in buona sostanza, hanno l’obiettivo di dare più potere al Presidente della Repubblica e di rendere partitico e politico il sistema giuridico.
Come si sa, la volontà politica che governa il Paese da più di quindici anni non si vanta di essere molto rispettosa nei confronti dei giornalisti, accademici universitari, avvocati, giudici e politici dell’opposizione. Questo non solo nella politica nazionale ma anche in quella internazionale con una pagella piena di errori che hanno causato numerosi risultati negativi prima di tutto per i popoli del Medio Oriente e per quelli del Mediterraneo.
Dunque noi, le persone che firmano questo appello, vorremmo comunicare la nostra estrema preoccupazione per il futuro della Turchia e di tutta l’area geografica in cui si trova. Secondo noi, un paese così vicino all’italia non dovrebbe cadere nel rischio di rinunciare alla cultura della democrazia partecipata e preferire quello dell’unico uomo che decide tutto da solo.
Sarà possibile, per i cittadini e le cittadine della Repubblica di Turchia, votare per questo referendum il 7-8-9 Aprile presso le rappresentanze diplomatiche di Milano e Roma. Quindi invitiamo tutte le persone che hanno il diritto al voto di votare “No” (Hayir).
I primi firmatari:
Serdar Degirmencioglu - Professore universitario, uno dei firmatari dell'appello per la pace (Macerata)
Francesca Chiavacci - Presidente nazionale Arci
Murat Erol - Educatore (Torino)
Deniz Ozdogan - Attrice (Genova)
Daniele Viotti - Parlamentare europeo (Bruxelles)
Ugo Mattei - Professore Ordinario Università di Torino
Gul Ince - Ricercatrice universitaria (Vercelli)
Lale Gursel - Interprete/traduttrice (Torino)
Ilda Curti - Ex assessore Comune di Torino
Barbara Spinelli - Avvocata (Bologna)
Murat Onol - Artista (Firenze)
Xerip Siyabend - Mediatore interculturale (Cagliari)
Marco Grimaldi - Consigliere regionale Sinistra Italiana (Torino)
Murat Cinar - Giornalista (Torino)
Andrea Polacchi - Presidente Arci Torino
Enzo Cucco Tosco - Presidente della Associazione LAMBDA (Torino)
Mubin Dunen - Musicista (Cagliari)
Ozgur Yalcin - Musicista (Forlì)
Rosita Di Perri - Ricercatrice Università di Torino
Paolo Hutter - Giornalista ambientalista (Torino)
Karim Metref - Educatore e mediativista (Torino)
Asli Kayabal - Giornalista (Milano)
Serena Tarabini - Media attivista-Dinamo press-Milano in movimento
Marco Cesario - Giornalista/scrittore (Parigi)
Roberto Mastroianni - Ricercatore universitario (Torino)
Marco Santopadre - Giornalista (Roma)
Chiara Cruciati - Giornalista (Beit Sahour)
Carlo Cerrato - Giornalista (Torino)
Maurizio Acerbo - Segretario nazionale Rifondazione Comunista
Paola Settimini - Editore (La Spezia)
Nando Grassi - Professore in pensione di matematica e fisica (Palermo)
Ozgur Gundogan - Docente universitario University of Portsmouth (Gran Bretagna)
Maso Notarianni - Giornalista (Milano)
Silvia Berruto - Giornalista e photoreporter freelance (Aosta)
Fabrizio Marchi - Giornalista (Roma)
Stefano Galieni - Responsabile Nazionale Immigrazione e Pace Prc S-E
Anna Raffaella Belpiede - Sociologa (Torino)
Giuseppe Acconcia - giornalista/ricercatore Università Bocconi (Milano)
Antonella De Biasi - Giornalista (Roma)
Kumru Toktamis - Dottorando (Pratt Institute, Brooklyn - New York)
Flora Cappelluti - Giornalista/traduttrice (Milano)
Umberto Di Giovanni - Avvocato (Siracusa)
Paolo Domeniconi - Lavoratore autonomo (Spilamberto)
Gökmen Şahin - Cantante lirico (Bologna)
Alessandra Baldi - Avvocata (Bari)
Dario Lo Scalzo - Giornalista (Roma)
Alessandro Cafiso - Insegnante (Bologna)
Semir Garshasbi - Presidente dell'Associazione Culturale Italia-Iran (Torino)
Marida Leuzzi - Bancaria (Bari)
Rossana Ruscelli - Convochiamociperbari (Bari)
Francesco Sciacovelli - Convochiamociperbari (Bari)
Elisa Quarello - Compositrice (Berlino)
Erminia Sabrina Rizzi - Operatrice (Bari)
Pierpaolo Limongelli - Artista visuale (Bari)
Gabriele Moroni - Presidente ARCI Valle Susa-Collegno (Torino)
Luigi D'Alife - Documentarista (Torino)
Marta Minen Gölel - Insegnante (Trieste)
Giampaolo Campus - Insegnante/musicista (Cagliari)
Ezio Bertok - Controsservatorio Valsusa
Raffaele Taddeo - Presidente Centro Culturale Multietnico La Tenda (Milano)
Letizia Del Bubba - Impiegata pubblica (Livorno)
Marco Anselmi - Antropologo e Blogger Freelance (Torino)
Vojislav Stojanovic - Mediatore Europeo Collegno (Torimo)
Goncalves Nelita - Lavoratrice autonoma (Torino)
Margot Canto - Ingegnere (Torino)
Francesco Ciafaloni - Ricercatore (Torino)
Laura Noce - Membro della Associazione nazionale per la pace (Rivoli)
Ezio Romanelli - Membro della Associazione nazionale per la pace (Rivoli)
Maria Immacolata Macioti - Sociologa (Roma)
Maria Pia Simonetti - Giornalista (Aosta)
Maria Calabrese - Insegnante (Ferrara)
Mariangela Marcella Denegri - Vecchia antifascista militante/parte civile nei processi per la strage di Cefalonia (Milano)
Ariella Calliano - Educatrice asilo nido (Buttigliera Alta)
Antonella Fachin – Giurista d’impresa (Milano)
Daniele Barbieri - Giornalista (Imola)
Fausto Greco - Educatore (Torino)
Angela Maria Rigoli - Medico (Padova)
Francesco Carluccio - Compositore e docente di composizione (Bologna)
Giuseppe Natale - ANPI Crescenzago (Milano)
Marcella Pepe - Insegnante di Lettere in pensione (Torino)
Alpay Gölel - Ingegnere (Trieste)
Egle Piccinini - Pensionata - (Asti)
Maria Cereti - Maestra (Ravenna)
Luigi Ciotta - Attore (Torino)
Daniela Campiotti - Ex insegnante in pensione (Milano)
Sofia Verza - Ricercatrice (Trento)
Giacomo Olivero - Professore liceo classico (Bra)
Primarosa Pia - Operatrice culturale (Tortona)
Renzo Laporta - Educatore (Punta Marina Terme di Ravenna)
Maria Carla Mancinelli - Impiegata (Roma)
Sergio R. Fogagnolo - pensionato (Milano)
Giuseppe Aramu - Insegnante scuola media (Torino)
Roberto Brandinu - Disegnatore Progettista di carrozzeria (Torino)
Ernesto Leone - Pittore (Lecce)
Domenico Stimolo - Pensionato (Catania)
Andrea Maioli - Studente di scienze internazionali (Torino)
Tina Comba - Membro della Associazione nazionale per la pace, gruppo territoriale di Rivoli (Torino)
Per aderire scrivere all'indirizzo: referendumturchia@gmail.com specificando: nome + cognome + titolo + città
Cosa propone il referendum in arrivo?
- Il Presidente della Repubblica da solo potrà nominare e revocare i Ministri oppure sopprimere un Ministero, quindi a guidare il paese potrà essere un gruppo parlamentare che non avrà preso la maggior parte dei consensi e scomparirà anche il concetto della “fiducia parlamentare”. Inoltre non esisterà più l’interpellanza parlamentare. Dato che i ministri saranno nominati dal Presidente della Repubblica che potrà anche essere il leader di un partito politico parlamentare, le elezioni anticipate potranno avvenire difficilmente secondo la volontà e la valutazione di questo.
- Il Presidente della Repubblica potrà appartenere ad un partito politico quindi sarà difficilmente una figura super partes. Infatti i cambiamenti costituzionali gli daranno anche il diritto di abolire il Parlamento e di ripetere le elezioni.
- Il Presidente della Repubblica potrà presentare ed emanare i decreti di legge senza chiedere il parere del Parlamento.
- Il Presidente della Repubblica avrà il comando supremo delle forze militari del Paese
- Il Presidente della Repubblica potrà decidere di dichiarare lo stato d’emergenza senza chiedere il parere del governo oppure del parlamento e senza limiti per la proroga dello stato di emergenza.
- Il Presidente della Repubblica potrà nominare e licenziare gli amministratori e i dirigenti di diversi enti pubblici, quindi avrà un potere decisionale notevole dal mondo dell’istruzione al mondo artistico, dall’economia ai media e dalla sicurezza nazionale alla previdenza sociale.
- Consiglio Superiore dei Giudici e dei Pubblici Ministeri(HSYK-HSK) sarà presieduto dal Ministro della Giustizia ed un suo membro apparterrà allo stesso Ministero, tre altri membri saranno nominati dal Presidente della Repubblica e gli altri membri dalla maggioranza del Parlamento.
- Il bilancio sarà preparato e presentato al Parlamento da parte del Presidente della Repubblica, che potrà porre il veto sulla sua approvazione.
- Nel caso in cui il Presidente della Repubblica fosse sotto indagine, l’unico luogo in cui dovrà presentarsi, dopo una lunga e difficile fase di votazione parlamentare, sarà la Corte Costituzionale ossia l’ente che per la maggior parte avrà dei membri nominati dallo stesso Presidente della Repubblica.